Separati in armonia? possibile

Separati in armonia

Finché morte non vi separi... nella buona e nella cattiva sorte: le formule romantiche e molto impegnative che si ripetono da secoli durante le celebrazioni dei matrimoni religiosi stonano palesemente con la durata media dei matrimoni italiani: 15 anni, nelle situazioni più fortunate. Molto prima della fatidica crisi del settimo anno, invece, negli altri casi.

Separarsi implica un cambiamento di vita, spesso radicale, specialmente se dall'unione sono nati dei figli. Gli aspetti da affrontare sono numerosi: si va dall'elaborazione emotiva del distacco al lato economico, dalle questioni patrimoniali alla gestione delle visite dei figli. Il tutto condito da un clima in cui i rancori e i sensi di colpa la fanno da padroni.

Che dire poi dell'ingresso dei nuovi compagni nella vita dei nostri ex, e soprattutto dei nostri piccoli? La famiglia allargata sulla carta è un concetto interessante, nella realtà è di complicatissima attuazione.

Proprio sull'affido e sulla regolamentazione delle visite si gioca la parte più delicata delle separazioni: le situazioni divenute molto conflittuali necessitano dell'intervento del Tribunale dei Minorenni e spesso, di conseguenza, l'attivazione dei Servizi Sociali.

Il diritto minorile negli ultimi anni ha modificato sostanzialmente leggi storiche e ne ha create di nuove, adeguandosi ai tempi e ai mutati fenomeni sociali. Lo sapevate, per esempio, che da circa tre anni non esiste più il concetto di "potestà genitoriale", sostituito da quello di "responsabilità genitoriale"?

Da alcuni anni si è accesa la luce sul fenomeno dei padri separati, ridotti quasi al lastrico da leggi troppo indulgenti verso la figura materna. Si è parlato molto dell'inserimento facile dei bambini nelle comunità minorili, del conflitto di lealtà e dell'alienazione genitoriale dei bimbi "contesi"

Grossi paroloni che sottolineano la delicatezza delle separazioni, la complessità di tenere assieme i pezzi, di andare nella stessa direzione senza farsi fagocitare dalla rabbia.

Sono tante le domande che prima, durante e dopo la separazione si affacciano nella mente dei genitori: come comunico a mio figlio e ai miei genitori che voglio separarmi? Chi di noi due deve trovarsi un'altra casa? Posso portare mio figlio in vacanza anche se l'altro genitore non è d'accordo?

Una separazione mal gestita peggiora la vita di tutti. Molti genitori separati vedono come il fumo negli occhi l'intervento di terzi (leggi Tribunale e Assistenti Sociali), questo date anche le informazioni e i fatti di cronaca riportati dai mass media.

È innegabile che molto spesso vi siano scarse sinergie e tempistiche che non coincidono tra avvocati, Tribunali dei Minorenni e servizi sociali. Anzi, il legale dei genitori è purtroppo quasi sempre reso poco partecipe dei percorsi del Tribunale e ancor meno di quelli del servizio sociale.

È quindi importante conoscere le procedure seguite da questi ultimi nel caso in cui siano chiamati ad un'indagine in ambito familiare per decidere dell'affido dei figli.

Certo, esistono anche (molte!) separazioni civili e poco o nulla litigiose

La differenza la fanno la forza d'animo, il rispetto di ciò che è stato e la saggezza degli ex partner.

In ogni caso, comunque, la regolamentazione pratica dei nuovi assetti e delle nuove dinamiche che si vengono a creare è fondamentale. Così come è fondamentale conoscere i meccanismi con cui operano i tribunali e i gli assistenti sociali, e le richieste esatte da fare al proprio legale di fiducia.

Antonietta Paglia - 11 marzo 2015